Rafa Nadal: “Tornare a giocare a tennis? Vi spiego perché è impossibile farlo”


Rafa Nadal ha spiegato perché la ripartenza nel mondo del tennis potrebbe avvenire ancora più lentamente rispetto ad altre discipline: "E' una questione strutturale: giocare tornei significa muoversi di settimana in settimana in Paesi diversi. Un Grande Slam mobilita 300 atleti più lo staff, impensabile crede si possa fare nell'attuale emergenza sanitaria mondiale"
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Tennis, Dominic Thiem fa discutere: “Nessuna donazione per i giocatori meno forti”


Dominic Thiem, tennista austriaco numero 3 del mondo, va controcorrente e dice no all'iniziativa per cercare di aiutare gli atleti che hanno un ranking molto basso nella graduatoria Atp e stanno vivendo un momento di difficoltà dopo lo stop per il Coronavirus. Questa la sua spiegazione: "Nessuno di questi giocatori scarsamente classificati sta lottando per sopravvivere".
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Francesca Schiavone ha confessato ha rivelato di aver sconfitto un tumore

L'ex tennista azzurra ha raccontato in un video su Instagram la felicità per aver superato la sfida più grande. «Vivo di felicità, sono pronta ad affrontare nuovi progetti».

«Ho avuto il tumore, l’ho sconfitto e oggi vivo di felicità». La rivelazione Francesca Schiavone l’ha affidata ai social: 55 secondi per rendere pubblico il male, perché dopo mesi di assenza l’ex campionessa del tennis azzurro riappare e senza nascondere un briciolo di emozione, col viso provato, ma sereno, racconta la battaglia contro il male, ma soprattutto la vittoria. La sua più bella, lei che sui campi in terra o in cemento di tutto il mondo ha fatto grande l’Italia rosa della racchetta, lei capace di arrivare ai piedi del podio della classifica mondiale (quarta, solo Adriano Panatta era arrivato a tanto), lei che ha conosciuto nel trionfo al Roland Garros 2010 il punto più alto della sua carriera. Poi il ritiro, l’attività da allenatrice: adesso la parentesi buia rivelata a partita vinta.

«Vi racconto cos’è successo negli ultimi sette mesi della mia vita» – esordisce la campionessa milanese – «mi hanno diagnosticato un tumore maligno. È stata la lotta più dura, in assoluto, che abbia mai affrontato. Ho fatto la chemioterapia e la cosa più bella è che sono riuscita a vincere questa battaglia. Quando me l’hanno detto qualche giorno fa sono esplosa dalla felicità, anche ora vivo di felicità. Sono già pronta ad affrontare nuovi progetti che avevo ma non potevo realizzare. Ci rivedremo presto, felice di quello che sono oggi».

LEONESSA SUL CAMPO E FUORI

La Schiavone si era ritirata a settembre 2018, agli Us Open: congedandosi dal tennis giocato aveva detto col sorriso«ho realizzato i miei sogni». Sulla scena internazionale che conta e prima azzurra a vincere un torneo dello Slam battendo in finale a Parigi l’australiana Samantha Stosur (la seguirà nel 2015 Flavia Pennetta conquistando l’Open americano e proprio la pugliese inonda di cuori il post dell’ex compagna), Francesca Schiavone si è conquistata sul campo il soprannome di Leonessa.

QUANTI ESEMPI DI ATLETI CHE HANNO LOTTATO CONTRO IL CANCRO

E con la grinta di sempre deve aver combattuto, così come i tanti campioni che per una vita hanno giocato, perso, vinto e all’improvviso hanno dovuto fare i conti con la malattia. Senza mai arrendersi, così come insegna lo sport: lo sta dimostrando Sinisa Mihajlovic che ha confessato di avere la leucemia e continua a non mollare, stando vicino al suo Bologna. In tanti, abituati alla ribalta, agli ori, ai trofei, hanno avuto il coraggio di rendere pubblico il male: la pallavolista azzurra Eleonora Lo Bianco sconfisse in tempi record un tumore al seno. A Lance Armstrong venne diagnosticato al Tour de France un tumore ai testicoli e, dopo essere stato operato, vinse la Grande Bloucle per sette volte, prima di vedersi cancellare i successi per doping. Battaglia contro il cancro anche per Ivan Basso. In tanti la gara della vita sono riusciti a vincerla, come Eric Abidal che, dopo l’operazione per un tumore al fegato, tornò in campo dopo due mesi e contribuì al successo del Barcellona in Champions. E Francesco Acerbi della Lazio, cui venne diagnosticato un tumore ai testicoli, tutt’ora è uno dei pilastri della squadra di Inzaghi e della Nazionale di Mancini.

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Italia eliminata dalla Coppa Davis

L'Australia si ritira e regala al Belgio un 6-0 6-0 che esclude gli azzurri dal ripescaggio. Bolelli e Fognini ko dopo tre set.

Italia fuori dalla Coppa Davis, ancor prima di terminare la sfida con gli Stati Uniti. L’Australia ha infatti abbandonato il suo doppio, regalando al Belgio un 6-0 6-0 che esclude matematicamente gli azzurri dalla possibilità di un ripescaggio.

Gli Usa hanno comunque chiuso la sfida con l’Italia vincendo 2-1 nel gruppo F: dopo il successo di Fabio Fognini ed il ko di Matteo Berrettini è arrivata la sconfitta nel doppio, con Simone Bolelli e Fognini che hanno ceduto a Sam Querrey e Jack Sock dopo tre set: 6-7(4-7) 7-6(7-2) 6-4 il punteggio.

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Le cose da sapere sulla Coppa Davis 2019 di tennis

Il nuovo formato. Il programma. Le chance dell'Italia. Le nazionali favorite. Guida all'evento (ripensato dal difensore del Barcellona Piqué) che strizza l'occhio al Mondiale di calcio.

La prima volta della nuova Coppa Davis. La competizione di tennis per nazionali, la cui edizione del 2019 è al suo atto finale dal 18 al 24 novembre, fa il suo esordio a Madrid nel rinnovato format che ricorda da vicino il Mondiale di calcio. E non è un caso se a pensarlo è stato Gerard Piqué, difensore del Barcellona, che col suo fondo di investimento Kosmos ha siglato un accordo venticinquennale del valore di 2,5 miliardi di euro con la Federazione Internazionale Tennis (Itf). Ai nastri di partenza anche un’Italia rinfrancata dagli ottimi risultati di Matteo Berrettini, numero otto del ranking mondiale e fresco di partecipazione alle Atp Finals di Londra.

Coppa Davis: i gironi della fase finale.

IL NUOVO FORMAT: SEI GIRONI, POI GLI SCONTRI DIRETTI

Sui campi indoor in cemento e con tetto mobile della Caja Magica di Madrid sono pronte a sfidarsi 18 nazionali divise in sei gironi: l’Italia è nel gruppo F, con Canada e Stati Uniti. La fase a gironi si svolge da lunedì 18 novembre a giovedì 21 novembre. Passano ai quarti di finale le sei vincenti dei gironi e le due migliori seconde. I quarti, a eliminazione diretta, cominciano giovedì nella sessione serale con la prima sfida, mentre le altre tre sono in programma venerdì. Sabato le semifinali e domenica la finale che assegnerà l’Insalatiera d’argento. Per snellire il torneo, ciascun incrocio prevede due singolari e un doppio e tutti i match sono al meglio dei tre set (non più cinque come in passato).

GLI AZZURRI: BERRETTINI-FOGNINI CONTRO CANADA E USA

A difendere i colori dell’Italia (in diretta tv su Supertennis) sono Berrettini, Fabio Fognini, numero 12 del mondo, Lorenzo Sonego, alla prima chiamata in azzurro, e i veterani Andreas Seppi e Simone Bolelli. Il capitano è Corrado Barazzutti, che firmò nel 1976 l’unico trionfo italiano in Davis nella storia. Il primo impegno è il 18 novembre contro il Canada, rappresentato nel singolare dagli enfant prodige Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. In squadra anche Vasek Pospisil, specialista del doppio, mentre non c’è l’ex top ten Milos Raonic, infortunato alla schiena. Al suo posto il capitano Frank Dancevic ha chiamato Brayden Schnur. Il 20 novembre, poi, l’Italia sfida gli Stati Uniti, che hanno sì conquistato per 32 volte il torneo che si assegna dal 1900, ma non arrivano in finale da 12 anni. Il team statunitense è ancora nel bel mezzo di un ricambio generazionale che ha in Taylor Fritz e Frances Tiafoe giovani di buona prospettiva, ma non futuri top player. Per l’Italia, un girone non facile, ma nemmeno proibitivo.

GLI ALTRI GRUPPI: FARI SU SPAGNA, FRANCIA E SERBIA

Gli altri gironi vedono la Francia insieme alla Serbia del numero due del mondo Novak Djokovic e al Giappone; la Croazia con la Spagna del numero uno Rafa Nadal e con la Russia del numero quattro Daniil Medvedev; l’Argentina nel gruppo di Germania e Cile; il Belgio con Australia e Colombia; il Regno Unito assieme a Kazakhstan e Paesi Bassi. La Spagna, forte anche del fattore campo, è data dai bookmaker come favorita. Alle sue spalle, tra le altre, Francia, Serbia e Russia. L’Italia parte in seconda fila, dietro Australia, Regno Unito, Usa, Croazia, Argentina e Germania, e davanti al Canada. Più staccati Belgio, Giappone, Cile e Kazakhstan. Fanalini di coda Colombia e Paesi Bassi.

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Le cose da sapere sulla Coppa Davis 2019 di tennis

Il nuovo formato. Il programma. Le chance dell'Italia. Le nazionali favorite. Guida all'evento (ripensato dal difensore del Barcellona Piqué) che strizza l'occhio al Mondiale di calcio.

La prima volta della nuova Coppa Davis. La competizione di tennis per nazionali, la cui edizione del 2019 è al suo atto finale dal 18 al 24 novembre, fa il suo esordio a Madrid nel rinnovato format che ricorda da vicino il Mondiale di calcio. E non è un caso se a pensarlo è stato Gerard Piqué, difensore del Barcellona, che col suo fondo di investimento Kosmos ha siglato un accordo venticinquennale del valore di 2,5 miliardi di euro con la Federazione Internazionale Tennis (Itf). Ai nastri di partenza anche un’Italia rinfrancata dagli ottimi risultati di Matteo Berrettini, numero otto del ranking mondiale e fresco di partecipazione alle Atp Finals di Londra.

Coppa Davis: i gironi della fase finale.

IL NUOVO FORMAT: SEI GIRONI, POI GLI SCONTRI DIRETTI

Sui campi indoor in cemento e con tetto mobile della Caja Magica di Madrid sono pronte a sfidarsi 18 nazionali divise in sei gironi: l’Italia è nel gruppo F, con Canada e Stati Uniti. La fase a gironi si svolge da lunedì 18 novembre a giovedì 21 novembre. Passano ai quarti di finale le sei vincenti dei gironi e le due migliori seconde. I quarti, a eliminazione diretta, cominciano giovedì nella sessione serale con la prima sfida, mentre le altre tre sono in programma venerdì. Sabato le semifinali e domenica la finale che assegnerà l’Insalatiera d’argento. Per snellire il torneo, ciascun incrocio prevede due singolari e un doppio e tutti i match sono al meglio dei tre set (non più cinque come in passato).

GLI AZZURRI: BERRETTINI-FOGNINI CONTRO CANADA E USA

A difendere i colori dell’Italia (in diretta tv su Supertennis) sono Berrettini, Fabio Fognini, numero 12 del mondo, Lorenzo Sonego, alla prima chiamata in azzurro, e i veterani Andreas Seppi e Simone Bolelli. Il capitano è Corrado Barazzutti, che firmò nel 1976 l’unico trionfo italiano in Davis nella storia. Il primo impegno è il 18 novembre contro il Canada, rappresentato nel singolare dagli enfant prodige Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. In squadra anche Vasek Pospisil, specialista del doppio, mentre non c’è l’ex top ten Milos Raonic, infortunato alla schiena. Al suo posto il capitano Frank Dancevic ha chiamato Brayden Schnur. Il 20 novembre, poi, l’Italia sfida gli Stati Uniti, che hanno sì conquistato per 32 volte il torneo che si assegna dal 1900, ma non arrivano in finale da 12 anni. Il team statunitense è ancora nel bel mezzo di un ricambio generazionale che ha in Taylor Fritz e Frances Tiafoe giovani di buona prospettiva, ma non futuri top player. Per l’Italia, un girone non facile, ma nemmeno proibitivo.

GLI ALTRI GRUPPI: FARI SU SPAGNA, FRANCIA E SERBIA

Gli altri gironi vedono la Francia insieme alla Serbia del numero due del mondo Novak Djokovic e al Giappone; la Croazia con la Spagna del numero uno Rafa Nadal e con la Russia del numero quattro Daniil Medvedev; l’Argentina nel gruppo di Germania e Cile; il Belgio con Australia e Colombia; il Regno Unito assieme a Kazakhstan e Paesi Bassi. La Spagna, forte anche del fattore campo, è data dai bookmaker come favorita. Alle sue spalle, tra le altre, Francia, Serbia e Russia. L’Italia parte in seconda fila, dietro Australia, Regno Unito, Usa, Croazia, Argentina e Germania, e davanti al Canada. Più staccati Belgio, Giappone, Cile e Kazakhstan. Fanalini di coda Colombia e Paesi Bassi.

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Chi è Tsitsipas, il 21enne greco vincitore delle Atp Finals

Dopo aver battuto Federer, ha piegato l'austriaco Thiem per 6-7, 6-2, 7-6 nella sfida decisiva per l'assegnazione del titolo.

Era l’allievo che aveva battuto il maestro Roger Federer in semifinale. E si è preso la consacrazione nell’atto conclusivo. Il 21enne greco Stefanos Tsitsipas ha vinto le Atp Finals a Londra piegando l’austriaco Dominic Thiem per 6-7, 6-2, 7-6 nella sfida decisiva per l’assegnazione del titolo, in due ore e 35 minuti di gioco.

NEI TOP 100 SOLO DA 25 MESI, PRIMO GRECO AL TORNEO DEI MAESTRI

Tsitsipas era al debutto assoluto alle Finals di Londra dopo la vittoria, 12 mesi prima, del torneo Next Gen di Milano. È stato il primo greco di sempre a qualificarsi per il torneo dei maestri ed è entrato nei Top 100 solo da 25 mesi.

«NON SO COME SONO RIUSCITO A VINCERE»

Un predestinato, l’astro nascente del tennis mondiale: «Onestamente non so come sono riuscito a vincere», sono state le parole a caldo di Tsitsipas. «È stato molto difficile gestire l’emozione di una partita così importante».

Nel primo set ha dominato il servizio. Tsitsipas ha avuto una palla-break già al quarto game ma non l’ha trasformata, così come le due consecutive nell’ottavo set, annullate da Thiem con un ace e una volée a rete. Nel gioco precedente era stato l’austriaco ad avere due possibilità per strappare il servizio all’avversario, ma senza successo. Inevitabilmente, così, la frazione si è trascinata al tie-break che, al secondo set-point, si è aggiudicato Thiem dopo un’ora e sei minuti.

UN MONOLOGO ININTERROTTO

Se il primo set era trascorso all’insegna dell’equilibrio, il secondo set si è risolto in un monologo ininterrotto del 21enne greco. L’iniziale passaggio a vuoto di Thiem, un black-out di circa 10′, è coinciso con il prepotente strappo in avanti di Tsitsipas, che ha conquistato 16 punti (su 18), e due break di vantaggio. Thiem ha cercato di arginare lo straripante gioco del greco, che però in 26 minuti ha ristabilito la parità dei set.

POI L’ILLUSIONE NEL TERZO SET

La finale si è portata così al terzo set. Che si è aperto come si era chiuso il precedente: Thiem costretto in difesa a limitare i danni. Nel primo gioco l’austriaco ha dovuto subito fronteggiare due palle-break. Nel game di battuta successivo ha ceduto di schianto: dopo un’ora e 47′ la finale sembrava aver preso una chiara direzione, verso Atene. Ma è stata solo un’illusione. Perché grazie a un parziale di 12 punti a tre, nei tre game successivi, Thiem non solo ha recuperato il break, ma si è portato avanti nel punteggio. Trascinando la finale al tie-break decisivo, così come era successo nel 1988 (vittoria di Boris Becker su Ivan Lendl) e nel 2005 (successo di David Nalbandian su Roger Federer). Qui Tsitsipas si è portato subito avanti 4-1, prima di subire il ritorno dell’austriaco, ma gli ultimi tre punti del match – i più importanti della sua giovane carriera – sono stati i suoi.

Mi sono sentito come sulle montagne russe. Ringrazio i miei genitori che hanno reso possibile il mio sogno


Stefanos Tsitsipas

A fine partita il neo maestro ha detto: «È stata una lotta magnifica, mi sono sentito come sulle montagne russe, semplicemente incredibile. Voglio ringraziare i miei genitori che hanno reso possibile il mio sogno».

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Berrettini è il primo italiano a vincere un match alle Atp Finals

Il tennista romano batte in due set l'austriaco Thiem. Prima di lui, Panatta (1975) e Barazzutti (1978) erano riusciti a portare a casa solo un set.

Matteo Berrettini si congeda dalle Atp Finals di Londra con una vittoria, che non ne evita l’eliminazione ma lo fa entrare nella storia del tennis italiano. Il 23enne romano, nel terzo e ultimo incontro del gruppo B, ha battuto l’austriaco Dominic Thiem con il punteggio di 7-6 6-3, diventando così il primo tennista italiano vincere un match di singolare nelle Atp Finals. Il torneo riunisce gli otto giocatori che hano fatto più punti nell’anno solare. Berrettini si presentava a Londra da ottava testa di serie, Thiem da quinta. I due, prima dell’incontro odierno, avevano avuto un percorso opposto nel girone: Berrettini aveva perso entrambe le partite contro Novak Djokovic (testa di serie numero 2) e Roger Federer (3) e arrivava al match con l’austriaco già eliminato; Thiem, al contrario, aveva vinto sia con il serbo, sia con lo svizzero, strappando in anticipo il pass per le semifinali.

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