Dopo aver battuto Federer, ha piegato l'austriaco Thiem per 6-7, 6-2, 7-6 nella sfida decisiva per l'assegnazione del titolo.
Era l’allievo che aveva battuto il maestro Roger Federer in semifinale. E si è preso la consacrazione nell’atto conclusivo. Il 21enne greco Stefanos Tsitsipas ha vinto le Atp Finals a Londra piegando l’austriaco Dominic Thiem per 6-7, 6-2, 7-6 nella sfida decisiva per l’assegnazione del titolo, in due ore e 35 minuti di gioco.
NEI TOP 100 SOLO DA 25 MESI, PRIMO GRECO AL TORNEO DEI MAESTRI
Tsitsipas era al debutto assoluto alle Finals di Londra dopo la vittoria, 12 mesi prima, del torneo Next Gen di Milano. È stato il primo greco di sempre a qualificarsi per il torneo dei maestri ed è entrato nei Top 100 solo da 25 mesi.
«NON SO COME SONO RIUSCITO A VINCERE»
Un predestinato, l’astro nascente del tennis mondiale: «Onestamente non so come sono riuscito a vincere», sono state le parole a caldo di Tsitsipas. «È stato molto difficile gestire l’emozione di una partita così importante».
Nel primo set ha dominato il servizio. Tsitsipas ha avuto una palla-break già al quarto game ma non l’ha trasformata, così come le due consecutive nell’ottavo set, annullate da Thiem con un ace e una volée a rete. Nel gioco precedente era stato l’austriaco ad avere due possibilità per strappare il servizio all’avversario, ma senza successo. Inevitabilmente, così, la frazione si è trascinata al tie-break che, al secondo set-point, si è aggiudicato Thiem dopo un’ora e sei minuti.
UN MONOLOGO ININTERROTTO
Se il primo set era trascorso all’insegna dell’equilibrio, il secondo set si è risolto in un monologo ininterrotto del 21enne greco. L’iniziale passaggio a vuoto di Thiem, un black-out di circa 10′, è coinciso con il prepotente strappo in avanti di Tsitsipas, che ha conquistato 16 punti (su 18), e due break di vantaggio. Thiem ha cercato di arginare lo straripante gioco del greco, che però in 26 minuti ha ristabilito la parità dei set.
POI L’ILLUSIONE NEL TERZO SET
La finale si è portata così al terzo set. Che si è aperto come si era chiuso il precedente: Thiem costretto in difesa a limitare i danni. Nel primo gioco l’austriaco ha dovuto subito fronteggiare due palle-break. Nel game di battuta successivo ha ceduto di schianto: dopo un’ora e 47′ la finale sembrava aver preso una chiara direzione, verso Atene. Ma è stata solo un’illusione. Perché grazie a un parziale di 12 punti a tre, nei tre game successivi, Thiem non solo ha recuperato il break, ma si è portato avanti nel punteggio. Trascinando la finale al tie-break decisivo, così come era successo nel 1988 (vittoria di Boris Becker su Ivan Lendl) e nel 2005 (successo di David Nalbandian su Roger Federer). Qui Tsitsipas si è portato subito avanti 4-1, prima di subire il ritorno dell’austriaco, ma gli ultimi tre punti del match – i più importanti della sua giovane carriera – sono stati i suoi.
Mi sono sentito come sulle montagne russe. Ringrazio i miei genitori che hanno reso possibile il mio sogno
Stefanos Tsitsipas
A fine partita il neo maestro ha detto: «È stata una lotta magnifica, mi sono sentito come sulle montagne russe, semplicemente incredibile. Voglio ringraziare i miei genitori che hanno reso possibile il mio sogno».
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