Come Forza Nuova ha perseguito un progetto eversivo infiltrandosi nel movimento No green pass


Dopo le manifestazioni dell'autunno 2020, Forza Nuova ha cambiato più sigle prima di presentarsi in piazza come Fronte di liberazione nazionale. Decisivo per attirare consensi è stato, nello scorso settembre, l'alleanza con il "Movimento no Green Pass, adesso basta". Solo dopo aver utilizzato quel logo per il Fronte di Liberazione, Giuliano Castellino è riuscito a convogliare e convincere centinaia di persone a seguirlo nel corteo che si è spinto fino alle porte della sede nazionale della Cgil.
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Il “Barone nero” minaccia i giornalisti di Fanpage.it: “Sappiamo dove abiti, ti vengo a cercare”


Dopo aver scoperto la nostra reale identità Roberto Jonghi Lavarini, il "Barone nero" raccontato dall'inchiesta "La Lobby nera" scrive al nostro giornalista sotto copertura minacciandolo: "Devi lasciare Milano", "Emetto la mia sentenza", "Vi ho pedinati", "Ti vengo a cercare". Ma poi conferma che le trattative con i politici per i soldi in nero erano tutte vere, al punto che lo stesso Barone si è trovato costretto a pagare di tasca sua alcuni degli importi pattuiti con gli esponenti della destra milanese.
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Lealtà azione: la destra istituzionale ci mette il nome, l’estrema destra la militanza e i voti


C'è un patto fra la destra istituzionale e quella militante che porta voti all'una e legittimazione all'altra. Come racconta la seconda puntata dell'inchiesta di Fanpage.it "La lobby nera", Roberto Jonghi Lavarini ci conduce per mano in quella piega in cui Lega e Fratelli d'Italia si incontrano con movimenti di ultra destra come Lealtà Azione. Il consigliere regionale Massimiliano Bastoni e l'eurodeputata e consigliere comunale Silvia Sardone per la Lega e l'europarlamentare Carlo Fidanza sono i riferimenti per questo mondo di estrema destra.
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“In regione sono tutti nazisti”: così la Lobby Nera si è infiltrata nella Lega e nelle istituzioni


Il “Barone nero” Roberto Jonghi Lavarini è il tramite di una rete di contatti politici che pesca in tutte le file della destra milanese e un eterogeneo gruppo di influenza che punta a costruire una nuova classe dirigente nel centrodestra. Nelle due puntate dell’inchiesta “La Lobby nera” Fanpage.it racconta il giro di consensi fra storici militanti di Msi, An e Fiamma Tricolore, esponenti di primo piano di Lega e Fratelli d’Italia, massoni, ex militari e fanatici di Putin.
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La campagna elettorale delle Comunali di Milano di Fratelli d’Italia fra camerati, lobbisti e soldi in nero


Nella prima puntata dell’inchiesta di Fanpage.it “Lobby nera”, vi mostriamo come Carlo Fidanza, europarlamentare e capo delegazione di Fratelli d’Italia, parli del candidato sindaco della sua coalizione Luca Bernardo, e prenda in giro Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta perché minacciato dai neonazisti. Nella stessa serata, Fidanza e l’estremista di destra Roberto Jonghi Lavarini, circondati da camerati e candidati, spiegano a un nostro giornalista sotto copertura un modo per dare al partito dei soldi in nero per la campagna elettorale, utilizzando delle "lavatrici".
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Follow The Money 2 – Cosa c’è dietro le parole di Durigon sul generale che indaga sulla Lega


La seconda puntata dell’inchiesta "Follow the money" sul potente braccio destro di Salvini, Claudio Durigon, e sui 49 milioni della Lega svela chi è il generale che secondo il sottosegretario leghista può controllare le indagini sulla Lega: è Giuseppe Zafarana, l’attuale comandante generale della Guardia di finanza. A rivelarlo è lui stesso durante una cena in cui Durigon è insieme anche a un imprenditore napoletano che il sottosegretario presenta come “Molto vicino ai servizi segreti”.
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