Perché un attacco israeliano ai siti nucleari dell’Iran è ancora possibile: l’analisi degli esperti


Stop improvviso al viaggio del ministro della Difesa israeliano a Washington. Torna d’attualità l’ipotesi del più clamoroso e pericoloso degli attacchi. Gli analisti Milan e Dolzykova a Fanpage.it: "Lo Stato ebraico per colpire le installazioni dove si arricchisce l’uranio ha bisogno degli Usa e probabilmente non fermerebbe il programma nucleare iraniano". Col rischio di una guerra totale.
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“Con la ‘nuova’ dottrina nucleare la Russia vuole alzare il tiro delle minacce”: parla l’esperto ex Nato


L’intervista di Fanpage.it a William Alberque, a lungo capo del centro Nato per il disarmo: “Le regole di ingaggio proclamate da Putin non sono nuove, di fatto. Il Cremlino se ne servirà solo per ampliare il raggio e l’intensità delle minacce. Il rischio nucleare resta lo stesso”. Anche se la presenza del presidente dell’agenzia spaziale russa al Consiglio di sicurezza sulla deterrenza “evoca le guerre stellari”.
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Perché Putin ha deciso di arruolare altri 180mila uomini nell’esercito russo dopo l’offensiva ucraina

L’intervista a Frank Ledwidge, per vent’anni nel servizio segreto militare di Sua Maestà: “L’espansione di 180mila uomini dell’esercito russo non ha a che vedere con l’offensiva di Kyiv nel Kursk, che è stata un errore strategico". Secondo l'esperto, il rischio è che la Russia arrivi a un negoziato di pace con posizioni sul terreno più forti di quelle attuali.

“Restituire i territori ucraini annessi sarebbe una disfatta per il popolo russo”: parla il sociologo


L’intervista di Fanpage.it a Alexey Levinson, responsabile ricerche socioculturali dell’Istituto Levada: “La sovranità sulle oblast sottratte all’Ucraina è considerata sacra”. I russi “non hanno paura dei droni su Mosca e dell’attacco nel Kursk”. Solo il 63% è “turbato”, ma niente di più. “Preoccupano maggiormente gli immigrati e la cosiddetta internazionale Lgbt”.
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Perché la superiorità Usa su Russia e Cina rende più probabile la guerra nucleare


Uno studio accademico indica che i siti di lancio dei missili strategici russi e cinesi potrebbero essere annientati da un attacco Nato con armi convenzionali. “Il disequilibrio minaccia la stabilità e aumenta il rischi di errori irreparabili”, spiega a Fanpage.it uno degli autori del documento. “La comunità internazionale sottovaluta la situazione. Necessarie iniziative per il controllo degli armamenti”.
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