Ora la causa dovrà essere assegnata a una delle due sezioni specializzate in materia di imprese.
Altro che trattativa con il governo guidato da Giuseppe Conte. ArcelorMittal tira dritto sull’Ilva e tramite i suoi avvocati ha depositato al Tribunale di Milano l’atto con cui chiede ufficialmente il recesso dal contratto d’affitto con obbligo di acquisto degli stabilimenti italiani, a partire da quello di Taranto. L’atto è già sul tavolo del presidente del Tribunale, Roberto Bichi. La causa è stata iscritta a ruolo e ora il presidente dovrà assegnare il procedimento, in base a rigidi criteri tabellari, a una delle due sezioni specializzate in materia di imprese.
Gli stabilimenti di ArcelorMittal Italia sono a Taranto (8.277 persone), Genova (1.016), Novi Ligure (681), Milano (123), Racconigi (134), Paderno Dugnano (39), Legnaro (29) e Marghera (52), per un totale di 10.351 dipendenti. La gran parte degli operai è divisa tra Taranto (5.642), Genova (681) e Novi Ligure (469). Oltre ai 7.040 operai complessivi, sono coinvolti anche 72 dirigenti, 221 quadri, 2.233 impiegati, 1.007 lavoratori intermedi e 204 marittimi.
(notizia in aggiornamento)
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