La marcia delle Sardine

Il movimento annuncia su Facebook che ci sono «circa 40 piazze pronte a reagire spontaneamente alla retorica del populismo». E denuncia: «Veniamo diffamati ogni giorno da alcuni media». I prossimi appuntamenti a Reggio-Emilia e Rimini.

Adesso che anche Matteo Salvini vuole andare in mezzo a loro, magari per provocarle, i prossimi appuntamenti delle Sardine – il movimento nato da Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni, che ha portato in piazza Maggiore a Bologna 12 mila persone a altre 9 mila a Modena – si annunciano particolarmente “caldi”.

Le piazze fanno paura.Perché sono piene di gente.Perché sono libere.Perché hanno rovinato il tappeto rosso che la…

Posted by 6000sardine on Tuesday, November 19, 2019

«Oggi ci sono circa 40 piazze pronte a reagire spontaneamente alla retorica del populismo con la creatività e il sorriso sulle labbra», scrivono su Facebook i promotori, avvertendo però che sui social network «si moltiplicano gli account falsi che approfittano dell’immagine delle Sardine per seminare odio e sminuire il potente messaggio che le piazze stanno lanciando».

Sabato 23 novembre toccherà a Reggio-Emilia, dove è in programma un flash mob sebbene non sia prevista una visita elettorale del leader della Lega. Nella città emiliana il leader del Carroccio ha già fatto tappa il 9 novembre. L’appuntamento è alle 18.30 in Piazza Prampolini, davanti al Municipio, cuore del centro storico reggiano.

Mentre domenica 24 novembre le Sardine si sposteranno a Rimini, dove Salvini inaugurerà una nuova sede della Lega. «La Vecchia Pescheria si trasformerà in una fucina di creatività e resistenza. Sarà arte e libertà, anarchia e potenza, sarà follia e bellezza. Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza. Perché fa più rumore un mare in silenzio che un pirata che urla. Salvini e la sua macchina del marketing hanno già dichiarato che il capitan Pesce Palla verrà in piazza a “conoscere” le sardine. Quindi oltre alla vostra sardina preparate un bel pesce palla da ragalargli. E poi giù di selfie così è contento. Tutto rigorosamente in silenzio. Lui non capirà, ma non importa».

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