Il ruolo nelle devastazioni del G8 di Genova. La condanna. La latitanza. L'arresto, ora definito «irregolare». Profilo del 46enne di cui l'Italia aveva chiesto l'estradizione.
La giustizia francese ha rimesso in libertà Vincenzo Vecchi, esponente dell’area anarco-autonoma milanese condannato definitivamente a 11 anni e mezzo di carcere, di cui l’Italia aveva chiesto l’estradizione. È stata la Corte d’Appello di Rennes, nella Francia occidentale, a stabilire «l’irregolarità» del mandato d’arresto europeo di Vecchi per i fatti del G8 di Genova, ordinandone il rilascio nonostante le richieste delle autorità italiane.
L’ULTIMO LATITANTE DEL G8 TORNA IN LIBERTÀ
Condannato nel 2009 dalla Corte d’Appello di Genova per i fatti del G8, Vecchi, 46 anni, era stato arrestato lo scorso 8 agosto in Francia, dove viveva in clandestinità da diversi anni dopo una latitanza cominciata nel luglio del 2012, ovvero da quando era scattato l’ordine di esecuzione della pena emesso dalla Procura generale della Corte d’Appello nei suoi confronti. Vecchi è ritenuto tra i protagonisti delle devastazioni al G8 di Genova del 2001. Gli investigatori avevano dimostrato come il 46enne avesse fatto parte di un gruppo di facinorosi che tra il 20 e il 21 luglio 2001, a volto coperto, devastò la città di Genova durante il G8. Gli edifici presi di mira erano istituti di credito, auto e anche un supermercato. Vecchi venne identificato all’epoca come uno dei promotori delle devastazioni, uno «che spingeva gli altri ad agire». Ma l’uomo fu anche sorpreso nell’atto di lanciare bottiglie, sassi e bombe molotov contrapponendosi in modo violento alle forze dell’ordine. Prima dell’arresto in Francia, Vecchi era l’ultimo condannato per i fatti del G8 di Genova ancora irreperibile. Ora, però, tornerà in libertà.
Negando l’estradizione, la giustizia francese ha dato un altro schiaffo, l’ennesimo, all’Italia
Anna Maria Bernini, Forza Italia
Duro il commento di Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: «Secondo una pessima tradizione iniziata negli anni del terrorismo rosso, la Francia si è confermata un autentico paradiso per i latitanti dell’eversione rimettendo oggi in libertà Vincenzo Vecchi, il black bloc che da anni viveva in clandestinità e che deve scontare una pesante condanna per le devastazioni al G8 di Genova. Negando l’estradizione, la giustizia francese ha dato un altro schiaffo, l’ennesimo, all’Italia».
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