Cosa dice il memoriale di Turetta del suo rapporto con Giulia Cecchettin: racconto di quotidiana prevaricazione


“Ho pensato di rapirla perché il pensiero che sarebbe tutto finito e che non avrei potuto più vederla o stare del tempo insieme a Lei era qualcosa che non volevo proprio. Desideravo prima di tutto trascorrere più tempo possibile insieme a Lei, da soli e questa sarebbe stata la soluzione”. Il rapimento, finanche il femminicidio scelti come modalità per imporre ancora una volta la propria volontà su quella di Giulia Cecchettin.
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