Eni, al Muse tornano a splendere le casette per l’economia circolare

La multinazionale ha siglato una partnership con il museo trentino per un programma di attività al fine di responsabilizzare i cittadini. A partire da Circular evolutions, installazione visitabile fino a marzo 2020.

Efficienza energetica, meno sprechi e tecnologie innovative. C’è questo alla base del concetto di economia circolare. E questi intendimenti sono l’anima di “Circular Evolutions”, l’installazione di Eni gas e luce che dopo essere stata all’Orto Botanico di Milano, al Fuorisalone 2018 e a Videocittà a Roma, adesso sbarca al MUSE. Il museo delle scienze di Trento, infatti, ha siglato un accordo di collaborazione con Eni, che ha acquisito la qualifica di “Circular Partner”, all’interno di un articolato programma di attività. La prima declinazione di questa collaborazione è appunto “Circular Evolutions”, che ha inaugurato lo scorso 12 dicembre e sarà visitabile nel giardino del MUSE fino a marzo 2020.

UN’INSTALLAZIONE DI 405 CASETTE

Circular Evolutions, frutto di una più ampia collaborazione tra Eni e MUSE sul tema dell’economia circolare, è un’installazione diffusa formata da 405 casette – realizzata da Eni ed Eni gas e luce e ideata dallo studio internazionale di architettura Mario Cucinella Architects in collaborazione con SOS – School of Sustainability – recuperando e rilanciando, in modo circolare, nel nuovo allestimento di Trento, le casette utilizzate in occasione del FuoriSalone 2018. Protagonista dell’installazione è la casa, intesa come luogo di protezione ma anche crescita ed educazione delle persone. Ogni casa rappresenta, infatti, un laboratorio continuo di scelte che possono contribuire ad aumentare la consapevolezza energetica.

L’OBIETTIVO È RESPONSABILIZZARE I CITTADINI

Metafora dell’evoluzione circolare delle risorse, Circular Evolutions parte quindi dal micro – dall’azione virtuosa del singolo all’interno della propria casa e nei confronti dell’ambiente – e arriva al macro, dove genera effetti positivi creando nuove sinergie con le aziende per le città, i territori, le risorse idriche, forestali e agricole. L’individuo, consapevole e responsabilizzato, diventa quindi il principale attore del cambiamento, mentre la città si trasforma in un vero e proprio ecosistema formato da differenti livelli di comunicazione e da un ritrovato rapporto simbiotico con gli elementi naturali che la circondano. Nasce così uno scenario dove i concetti dell’economia circolare vengono applicati dalle persone, nei loro gesti quotidiani, e dalle aziende, nelle loro strategie, dando così impulso a un nuovo sistema di sviluppo e crescita sostenibile.

UN PALINSESTO DI INCONTRI SULL’ECONOMIA CIRCOLARE

Nell’ambito della collaborazione con Eni, il MUSE sta realizzando alcuni contenuti per il portale web EniScuola, sempre dedicati al tema dell’economia circolare e specialmente inerenti ai rifiuti come risorsa, al ciclo di vita della plastica, ai Repair Café per imparare a riparare e riutilizzare e sta ideando un laboratorio-gioco “Chi vuol essere sostenibile”, erogato nelle scuole primarie coinvolte dal progetto Circular School di Eni, incentrato sulle dinamiche di cooperazione tra i ragazzi e supportato da un videotutorial di approfondimento per i docenti. La collaborazione tra MUSE e Eni prevede, per il prossimo anno, un palinsesto di incontri e appuntamenti sui principi dell’economia circolare e delle relative aree di sviluppo, con un format di dialogo a più voci, allo scopo di ispirare e innescare la presa di coscienza della responsabilità personale nel “fare la differenza” tutti insieme.

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