Netflix spiazza Hollywood. La piattaforma regina dello streaming mondiale ha vinto l’asta per Warner Bros. Discovery, battendo le concorrenti Paramount Skydance e Comcast. Secondo indiscrezioni di Bloomberg, riprese anche dal Wall Street Journal, l’azienda avrebbe messo sul piatto un’offerta da almeno 28 dollari per azione, non lontana dalla richiesta originaria di 30, per l’85 per cento in contanti. Prevista anche una breakup fee da 5 miliardi di dollari, ossia un pagamento qualora l’Antitrust Usa dovesse bocciare l’operazione. Tanto è bastato per convincere Warner Bros. Discovery a intavolare una trattativa esclusiva, volta a completare e forse annunciare un accordo di fusione già nei prossimi giorni. La decisione è arrivata dopo diversi round di offerte, che avevano visto, in un primo momento, in vantaggio Paramount, l’unica interessata all’acquisizione dell’intera WBD.
Netflix vince l’asta per Warner Bros.: l’operazione
La trattativa esclusiva, pur rappresentando un tassello importante nello sviluppo delle operazioni, non implica necessariamente un completamento dell’accordo. Durante il prossimo futuro, tuttavia, Warner Bros. Discovery non potrà negoziare con potenziali altri acquirenti. Cosa potrebbe accadere ora? Netflix, a differenza di Paramount, non è interessata a tutte le attività di WBD, ma soltanto agli studios cinematografici e alla divisione streaming, tra cui il network HBO – pronto a sbarcare anche in Europa con la piattaforma HBO Max e la sua vasta libreria di serie televisive e film. Prima di una potenziale fusione, dunque, è molto probabile che Warner proceda allo scorporo dei canali via cavo, da Cnn a Tbs e Tnt, che non rientrano nei piani dello streamer californiano.

L’acquisizione di Warner Bros. Discovery da parte di Netflix, oltre a creare un nuovo gigante capace di ridisegnare l’intero settore dei media, potrebbe scuotere il business di Hollywood. Netflix ha infatti tradizionalmente rifiutato la diffusione dei film nelle sale cinematografiche, limitandosi a una breve e limitata distribuzione di alcuni giorni. Sembra, secondo indiscrezioni, che questa volta andrebbe verso un cambio di strategia. Sta di fatto però che un accordo potrebbe essere difficile da approvare in quanto combinerebbe due tra le principali piattaforme di streaming e potrebbe scontrarsi con l’Antitrust. Toccherà all’amministrazione Trump prendere una decisione.
L’attacco di Paramount: «Processo di vendita distorto e ingiusto»
L’annuncio di una trattativa esclusiva tra Netflix e Warner Bros. Discovery ha acceso la polemica a Hollywood. James Cameron, pronto a tornare al cinema con il terzo capitolo di Avatar, ha avvertito che la vendita al colosso dello streaming rischia di generare «una perdita catastrofica di valore a lungo termine per l’industria». Dal canto suo, Paramount Skydance ha inviato due lettere al board di Warner per presunta mancanza di equità e criticando un processo di vendita «distorto e ingiusto». Il numero uno David Ellison ha attaccato specificamente Netflix, sostenendo che veniva favorita nonostante la sua proposta sollevasse serie obiezioni anti-monopolistiche a causa del dominio nello streaming. Ellison contava anche sui suoi rapporti privilegiati con la Casa Bianca: il padre Larry, fondatore della Big Tech Oracle, è tra i grandi finanziatori del presidente Trump.

Proprio lo stesso Trump avrebbe affilato le armi contro Netflix, spingendo per Paramount Skydance. Secondo indiscrezioni dei media americani, il Dipartimento di Giustizia si starebbe preparando per «un’ampia indagine sul presunto monopolio di Netflix sul mercato dello streaming» qualora WBD accettasse la sua offerta. Una mossa che non giunge inaspettata, considerando che il tycoon ha sin da subito spalleggiato la posizione degli Ellison, facendo leva su stretti e buoni rapporti. Lo stesso Larry Ellison avrebbe discusso con l’amministrazione Trump circa potenziali cambiamenti nella programmazione di Cnn, network oggi sotto il controllo di Warner Bros. Discovery e da tempo inviso al presidente, oltre che della possibilità di licenziare alcuni conduttori sgraditi al tycoon, tra cui Erin Burnett.
