Responsabile dei diritti civili nella giunta di centrodestra, a lungo era stato parlamentare di Forza Italia. Eseguite altre sette misure di custodia cautelare.
Il blitz contro la ‘ndrangheta non si ferma e dopo la maxi operazione del 19 dicembre e gli arresti eseguiti in Valle D’Aosta, questa volta le indagini toccano il Piemonte. Roberto Rosso, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, a lungo parlamentare di Forza Italia, per cui all’inizio degli anni ’90 é stato candidato sindaco di Torino, e ora in Fratelli d’Italia, è stato arrestato la mattina del 20 dicembre dalla guardia di di Finanza nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ipotizza anche il voto di scambio.
ACCUSE SULLE ULTIME ELEZIONI REGIONALI
Le accuse nei suoi confronti riguarderebbero le ultime elezioni regionali. Oltre all’arresto di Rosso le fiamme gialle hanno eseguito altre sette ordinanze di custodia cautelare e sequestri di beni nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta e operanti a Torino: tra i reati contestati c’è anche lo scambio elettorale politico-mafioso.
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