L’effetto Bloomberg sulle elezioni Usa 2020

Il magnate, che piace a Wall Street ed elettorato moderato, è pronto a candidarsi. Un terremoto per gli altri sfidanti dem. A partire da Biden.

Michael Bloomberg è pronto a sfidare Donald Trump. Secondo quanto riportato dal New York Times, il magnate dovrebbe presentare già nelle prossime ore la documentazione per candidarsi. E dovrebbe farlo nello Stato dell’Alabama, accedendo poi alle primarie. Anche se Bloomberg non ha ancora deciso al 100% se scendere in campo o meno, il deposito dei documenti gli consente di lasciarsi la porta aperta per lanciare il guanto di sfida a Trump, l’altro miliardario di New York, attualmente inquilino della Casa Bianca. Trump che ha così commentato l’ipotesi: «Little Michael non farà bene» ai dem, ha detto The Donald, dicendo che finirà col danneggiare Joe Biden.

BLOOMBERG SNOBBA I CANDIDATI DEMOCRATICI

A spingere Bloomberg a considerare seriamente la candidatura è il parterre dei democratici. A suo avviso – secondo indiscrezioni riportare dal New York Post – Biden è «debole», mentre Bernie Sanders ed Elizabeth Warren «non possono vincere». Alcuni stretti collaboratori di Bloomberg riferiscono che l’ex sindaco di New York è convinto che Trump sarà rieletto se Warren dovesse incassare la nomination democratica. Una discesa in campo di Bloomberg sarebbe un terremoto per la corsa dei democratici alla Casa Bianca, già segnata pesantemente dalle indagini per un possibile impeachment del presidente americano. Bloomberg a differenza degli altri dem in corsa non ha bisogno di raccogliere fondi: la sua fortuna gli consente di decidere anche all’ultimo momento se candidarsi senza doversi preoccupare di come finanziare la campagna.

L’EX SINDACO VEDE TRUMP COME «UNA MINACCIA SENZA PRECEDENTI»

Come pronosticato da Trump, a pagare il prezzo maggiore di un’eventuale candidatura di Bloomberg sarebbe Biden, il più moderato in corsa. Ma sarebbero tutti i candidati a risentirne, anche Warren: l’ex sindaco di New York è sicuramente visto più di buon occhio da Wall Street, dalla Silicon Valley e anche da molti elettori democratici contrari a una svolta eccessivamente a sinistra del partito. Bloomberg, afferma il suo consigliere Howard Wolfson, vede Trump come una «minaccia senza precedenti per il Paese» come dimostrano le sue donazioni alle elezioni di metà mandato. «Mike è sempre più preoccupato sul fatto che gli attuali candidati non sono ben posizionati» per battere Trump, aggiunge Wolfson. E proprio la platea di candidati non convincenti ha spinto Bloomberg a ripensare al passo in avanti, dopo che in marzo aveva annunciato di non voler scendere in campo.

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Ubi Banca, i risultati dei primi nove mesi del 2019

Utile contabile a 191,1 milioni di euro. In crescita il reddito operativo che si attesta al 9,6%.

La performance commerciale evidenziata dai risultati di Ubi Banca è positiva, come attesta la crescita del reddito operativo salito a/a del 9,6%.
Questo testimonia la capacità strutturale della banca di produrre utile e riflette la forte resilienza del margine di interesse che si è ridotto del 2,7%, e cioè in misura molto inferiore rispetto ai competitor.

Una buona performance delle commissioni che sono cresciute grazie al contributo determinante della raccolta indiretta che ha superato quota 100 mld, con una crescita sia dell’asset management sia del comparto assicurativo cresciuti rispettivamente del 7,8 % e dell’8,3%.
L’utile netto contabile, che è diminuito anno su anno da 210,5 a 191,1 milioni, risente dell’incidenza del costo del credito il quale riflette l’effetto delle operazioni sugli npl (-2,2 mld di euro a/a) che da un lato hanno permesso di raggiungere un NPE ratio del 9,07% ma hanno anche comportato un costo transitato per il conto economico.

La banca quindi è strutturalmente più forte, capace di produrre reddito ma in questa situazione vede una riduzione dell’utile netto contabile perché, in sostanza, una parte di utile è stata investita nel miglioramento strutturale dei conti della banca, testimoniato dal ratio degli npl.
La performance commerciale è però distintiva.

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