Salvini spara ai migranti, polemica sulla scultura

L'opera dell'artista napoletano Salvatore Scuotto ritrae il leader della Lega come dentro un videogame e con la scritta 'Game Over'.

Matteo Salvini punta la pistola contro due migranti con le fattezze di zombie. L’opera di Salvatore Scuotto, esposta domenica 23 novembre a Napoli nella mostra collettiva ‘Virginem=Partena’ nella galleria Nabi Interior Design, fa discutere. E non piace per niente al leader della Lega: «Cosa non si fa per farsi un po’ di pubblicità, che squallore», ha commentato Salvini, «è una vera schifezza, è istigazione all’odio e alla violenza, altro che arte. Non vedo l’ora di tornare a Napoli per ammirare i fantastici Presepi tradizionali, non queste porcherie».

OPERA INIZIATA CON SALVINI MINISTRO

Così l’artista ha spiegato la genesi della sua opera al quotidiano Il Mattino: «Quando ho iniziato a creare, Salvini era ancora ministro dell’Interno. Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca a un videogame popolato da fantasmi, come si vede dai dettagli della pistola che è intenzionalmente sproporzionata. Dico che il suo messaggio politico è infantile, come una costante Play station in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo». Attaccato al pistola c’è un messaggio, ‘Game over’. «identifica la conclusione del videogioco. Chissà cosa indica: la fine di Salvini o quella dei suoi nemici?».

«COMUNISTA? SEMMAI ANARCHICO»

Scuotto, che questa volta partecipa in proprio ma fa parte del gruppo della Scarabattola – formazione controcorrente di maestri presepiali che nella natività ha inserito anche donne nude e diavoli – precisa anche di non aver creato «questa parodia salviniana perche sono comunista. Al massimo aspirerei a essere anarchico, non credo alla sinistra, troppo tiepida. Non voglio esprimere alcuna appartenenza ma so in cosa non credo».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it