Chiuse le indagini sui due militari che erano con Hjorth durante lo stato di fermo. Mentre l'ex comandante Ottaviani è accusato di falso per aver testimoniato la consegna della pistola del compagno di Cerciello Rega.
Il caso dell‘omicidio di Mario Cerciello Rega rischia di avere sviluppi inattesi, rischiano il processo i carabinieri accusati, a seconda delle posizioni, di avere bendato Chistian Gabriel Natale Hjorth, accusato dell’uccisione, mentre era in stato di fermo. Così come rischia il processo il comandante che che attestò di aver ricevuto la pistola del compagno di pattuglia di Cerciello.
VERSO IL RINVIO A GIUDIZIO PER DUE MILITARI E L’EX COMANDANTE
Per il bendaggio di Hjorth, la Procura di Roma ha chiuso le indagini, atto
che precede la richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di
due militari dell’Arma in servizio all’epoca dei fatti in via
Selci. Inoltre i magistrati romani hanno contestato il reato di falso all’ex comandante dei carabinieri della stazione di Roma–piazza Farnese, Sandro Ottaviani, che registrò falsamente come Andrea Varriale gli avesea consegnato l’arma al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito.
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