
Due mesi di malattia e otto tamponi, tutti positivi. Cesare Di Feo, impiegato 24enne di Soresina (Cremona) a pochi chilometri dell'epicentro del focolaio lodigiano del coronavirus, vive isolato in casa da otto settimane. Ha raccontato a Fanpage.it la sua odissea tra chiamate a 112 e numeri verdi, viaggi in ospedale, informazioni confuse e solitudine. "Ora mi hanno detto di decidere con il mio medico se devo fare un nuovo tampone o no. Non si capisce niente. So solo che resto un potenziale pericolo per gli altri e che una soluzione la devono trovare".
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