Allarme fiumi nell’Italia flagellata dal maltempo

Nuovi temporali in arrivo. Monitorati l'Arno e il Reno. Mentre in val Pusteria deraglia un treno.

Nell’Italia flagellata dal maltempo resta alta l’allerta anche lunedì 18 novembre. Situazione critica, in particolare, in Toscana ed Emilia-Romagna, dove i livelli di Arno e Reno continuano a destare preoccupazione nonostante il lieve miglioramento delle ultime ore, mentre a Venezia è atteso un picco di 110 centrimetri di acqua in città.

MONITORATO IL LIVELLO DELL’ARNO

Dopo la grande apprensione della domenica per la piena dell’Arno, dalle 4 i livelli del reticolo idraulico di Firenze e della provincia – Arno e suoi affluenti – sono scesi sotto il primo livello di guardia. Rimane, sull’asta dell’Arno, a valle di Firenze, solo l’idrometro di Fucecchio sopra il primo livello di guardia ma dovrebbe rientrare in tarda mattinata. Rimane attivo il monitoraggio dei corsi d’acqua da parte della sala di Piena del Genio Civile e il monitoraggio del territorio da parte della Protezione Civile Metropolitana. Risolte le criticità più importanti sulla viabilità statale, regionale e provinciale e non ci sono strade chiuse al traffico. A Pisa è passata senza procurare danni l’ondata di piena dell’Arno che ha tenuto con il fiato sospeso la città tutta la notte. Restano comunque chiuse scuole, università, attività commerciali, al pari di altri uffici privati aperti al pubblico come banche e uffici postali.

DERAGLIA UN TRENO IN VAL PUSTERIA

Un treno dalla val Pusteria è deragliato a causa di una frana, nei pressi di Rio Pusteria. Non si segnalano feriti. Il treno era partito da Fortezza e diretto a Brunico. La Val Pusteria risulta attualmente isolata. Sono bloccati per motivi di sicurezza tutti gli accessi: la strada statale tra San Sigismondo e San Lorenzo, la Strada del Sole, come anche le strade interpoderali, che i pendolari usano di solito per bypassare eventuali chiusure della Ss48. «Restate a casa, ogni auto in più crea caos», è l’appello lanciato su Facebook dal sindaco di San Lorenzo in Sebato, Martin Ausserdorfer.

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